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Sinner nel mirino: tra fedeltà fiscale e controversie sportive
La critica di Aldo Cazzullo
Il giornalista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, ha nuovamente espresso la sua posizione critica nei confronti della scelta del tennista italiano Jannik Sinner di trasferire la sua residenza a Montecarlo. Cazzullo ha sottolineato come questa decisione rappresenti una mancanza di "fedeltà fiscale" nei confronti del proprio Paese.
Il reato di evasione
Cazzullo ha ricordato che, sebbene Sinner non sia accusato di evasione fiscale, il suo comportamento solleva comunque dubbi. Il giornalista ha sostenuto che il trasferimento della residenza all'estero per motivi esclusivamente fiscali è un'azione moralmente riprovevole, anche se non illegale.
Divergenza di vedute con Scanzi
La critica di Cazzullo ha incontrato la disapprovazione di altri giornalisti, tra cui Gianluigi Nuzzi di Quarta Repubblica. Nuzzi ha difeso la scelta di Sinner, sottolineando che il tennista è libero di perseguire le proprie ambizioni economiche nel modo più vantaggioso. La divergenza di vedute tra Cazzullo e Scanzi ha dato vita a un dibattito acceso sull'etica sportiva e sui doveri dei cittadini nei confronti della propria nazione.
Il commento di TG La7
Anche il telegiornale di TG La7 si è occupato della questione, riportando le critiche di Cazzullo e i commenti di Nuzzi. Il servizio ha sottolineato come il caso Sinner sia solo un esempio di un problema più ampio, ovvero la fuga dei talenti italiani all'estero per ragioni fiscali. Il dibattito sull'etica sportiva e sulla fedeltà fiscale continuerà probabilmente a far discutere nel prossimo futuro.
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